Un anno appena finito, montagne di pagine pubblicate, quanti titoli e autori!
Se ripensate solo per un momento alle vostre letture, qual’è il primo titolo che si fa strada tra tutti? Quello che appare nitido in cima alla lista, il ricordo più sincero perchè non avete lasciato tempo alla mente di costruirlo tenendo conto dei “se” dei “ma”, o del parere altrui…
IO… DICO subito “Gli effetti secondari dei sogni” di Delphine de Vigan. Conosciuto grazie al consiglio di una amica, prima ancora di vederlo presentato tra le novità editoriali per la Biblioteca. Scritto da una autrice francese esordiente che non ha avuto in Italia lo stesso successo di Muriel Barbery (L’eleganza del riccio), ma che riesce a restituire, con più efficacia, una trama di relazioni quotidiane e insieme straordinarie, e, soprattutto, fa scoprire nello stesso pericolo ciò che salva.
Ho letto abbastanza poco nella mi vita e così ho a disposizone una miniera di capolavori, non necessariamente “novità editoriali”. Se c’è qualcuno nelle mie condizioni, segnalo un libro prestatomi da un’amica: “Il cardillo addolorato” di A.Maria Ortese (credo un’Einaudi di circa ventianni fa). E’ una storia ambientata nella Napoli della fine del settecento, un’epoa di passaggio, ideale per dire il passaggio tra realtà e “visioni” di realtà non meno vere della prima: un un andirivieni che mi ha completamente coinvolta. Personaggi meravigliosi animati da lui, il misterioso Cardillo … l’amore … Secondo me, un romanzo perfetto.
Nemmeno io segnalo una “novità”, perché le letture da fare sono troppe per seguire un ordine cronologico editoriale: e per fortuna, così ti imbatti per caso in libri di cui non sapevi l’esistenza. Sei dentro al negozio-magazzino di un libraio che vende a metà prezzo, guardi qua e là, leggi un paio di incipit, poi decidi per …”Morte d’estate”, di William Trevor, e scopri ( si fa per dire) un libro bellissimo, al punto che, dopo una lontano e non compreso ( da te) “Il viaggio di Felicia”, ti viene da leggere tutto quello che c’è in italiano di questo scrittore: Buona lettura!
con molto ritardo,ringrazio Antonella,
ho letto :gli effetti secondari dei sogni:
anche per me è uno dei “libri più belli” per certi versi mi sono rispecchiata,dove ho compreso Lou ragazzina sola e cosciente di cercare quello che le mancava,in mondo che non era il suo!
anche il suo modo di analizzare la grammatica e trasportarla nel mondo reale e farla vivere nel quotidiano, fa capire,’importanza di assaporare e scorporare ogni minuto della vita per poi rimettere insieme i minuti…e capire te stesso e gli altri… l
grazie fiore
Decisamente “Il giorno in più di Fabio Volo” una lettura che consiglio a ragazzi ed adulti. All’interno di una scrittura che alterna momenti di straordinaria introspettività ed esilaranti situazioni comiche, si delinea una storia d’amore all’insegna della libertà dei sentimenti e della loro vera e sincera natura. Un libro davvero bello che, alla fine, strappa una lacrimuccia…! Un Fabio Volo davvero sorprendente che riesce a trasformare la sua figura di semplice comico in uno scrittore che riesce a toccare l’anima.
Mi aggiungo anch’io, a più di 2 anni di distanza dal primo post di Antonella! Sono nuova del Gruppo di lettura, e ne sono entusiasta: tra le altre cose, mi ha permesso finora di conoscere libri e autori che probabilmente, in altro modo, mai avrei conosciuto o letto. Io della De Vigan (attratta fatalmente dalla bellissima copertina!) ho letto “Le ore sotterranee”, ed è stato una delusione…ma leggendo i commenti, voglio provare quello da voi suggerito! Il mio preferito è…tra gli stranieri, direi “Trilogia della città di K” della Kristoff (pure nella sua fredda crudezza) e l’immortale (e forse scontato) “Anna Karenina”….tra gli italiani, “La storia” della Morante. Se però voglio stare “più leggera”, senza però tralasciare la riflessione sulla società attuale, sulle abitudini delle persone, etc….rileggo sempre volentieri Flaiano.