Chiusura dell’annata, pausa estiva. Ne abbiamo parlato in un precedente articolo di questo blog, riportando il bilancio della stagione appena conclusa. Non si conclude però il nostro dialogo privilegiato coni libri. Dai gruppi di lettura che attendono di ritrovarsi in Biblioteca a settembre non possono mancare perciò proposte e consigli per le scorribande letterarie che ciascuno di noi certamente si appresta a fare nei prossimi mesi.
Tra le letture consigliate, almeno due ripropongono in modo diretto il dibattuto tema dei rapporti genitori – figli già trattato all’Ora del Tè. Forse anche perché si tratta di titoli molto recenti, pur nella loro enorme diversità, si caratterizzano entrambi per l’attualità delle forme espressive e per l’attenzione verso tematiche di cui ultimamente la narrativa sembra volersi occupare con una frequenza fin troppo assidua.
Il primo di questi libri, (MICHELE SERRA, Gli sdraiati, Feltrinelli, 2013), tutto giocato sul registro umoristico, utilizza un linguaggio modernissimo, mordace e graffiante, prossimo al parlato. Non può definirsi un romanzo in senso stretto, ma qualcosa di più e di diverso: narrazione, saggio, avventura, riflessione. Serra osserva gli adolescenti contemporanei (gli sdraiati del titolo), ne analizza gli atteggiamenti, le azioni e le relazioni, cerca di coglierne persino i pensieri, i sentimenti e le emozioni più nascoste con l’ansia del padre, con lo spirito del moralista, con l’acutezza del comico, creando a modo suo “monumento” a una lunga generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, nella società, e forse da quella posizione sta riuscendo a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.
Il secondo (MELANIA MAZZUCCO, Sei come sei, Einaudi, 2013) merita di essere letto se non altro per comprendere le ragioni delle furiose polemiche che ne hanno fatto un casus belli dopo che alcuni docenti l’hanno adottato come lettura obbligatoria in un liceo romano, scatenando nei giovani lettori e nei rispettivi genitori reazioni e prese di posizione che si sono allargate ai cosiddetti esperti, ai critici, all’opinione pubblica, arrivando a coinvolgere persino qualcuno all’interno del MIUR (che, per chi non lo sapesse una volta di chiamava Ministero della Pubblica Istruzione). Conservatorismo discriminatorio contro apertura progressista? Oppure ideologia della trasgressione ad oltranza contro sani principi educativi rispettosi della delicata psicologia adolescenziale? La storia parla di una ragazzina nata da una madre “in affitto” per volontà una coppia gay, che tenta così di costruire una un nucleo familiare: inconsueto forse, ma certamente basato sull’amore. Il sogno però è destinato a infrangersi… E quindi: bieca omofobia o pornografia subdolamente mascherata? Decidete voi.
Della famiglia parla anche un altro libro proposto per l’estate (MARCO LODOLI, Italia, Einaudi, 2010). In questo caso, però le vicende individuali dei vari personaggi, legati appunto da relazioni parentali, seguono in parallelo l’evolversi di quelle nazionali: storia privata e storia pubblica si intrecciano e si rincorrono in una successione spesso connotata da elementi controversi, inquietanti e persino tragici. La voce narrante è quella della cameriera di casa,Italia (non a caso!) che non ha mai avuto una famiglia propria e quindi lega il proprio destino a quelli dei Marziali, raccontandone il percorso con semplicità e nostalgia.
Di tutt’altro tenore il suggerimento proveniente dal Gruppo Gialli (LUISA CONZ, Ricatto in laguna, Robin editore, 2012). È un poliziesco che ha tutte le carte in regola con i requisiti di genere, ovvero morti ammazzati, criminalità, indagini intricatissime, ma che per di più affronta con coraggio alcuni argomenti neri di inquietante realismo: l’immigrazione, la prostituzione, il traffico di vite umane, soldi, droga, e soprattutto di rifiuti tossici. Il tema forte infatti è quello dell’inquinamento da fosfogesso a Porto Marghera, location dell’azione, insieme a Mestre e Venezia. Un motivo in più per leggere questo libro interessante e avvincente, che parla di una tragedia così vicina a noi.
Dall’Ora del Tè proviene invece la proposta di conoscere un’opera che in Olanda è stata un vero e proprio caso letterario (KADER ABDOLAH , Il corvo, Iperborea, 2013). Refid Foaq, iraniano rifugiato in Olanda, narra il lungo viaggio della sua vita: giovane di spirito curioso e ribelle, lascia il paese e la falegnameria del padre, fervente musulmano, diretto a Teheran, dove, da universitario entra nella resistenza contro gli ayatollah. Dopo mille disavventure e persecuzioni, viene salvato in extremis dalla giovane che diventerà sua moglie. Seguono la fuga, l’approdo in Olanda. Diventerà operaio alla catena di montaggio ma anche aspirante scrittore, deciso a realizzare nella nuova lingua l’antica vocazione letteraria. Nella vicenda di Refid si rappresenta l’avventura di un intero popolo di migranti sospeso tra due mondi, Oriente ed Occidente, fiero della propria identità ma alla ricerca di nuove radici. Marcata la connotazione autobiografica: l’autore, Kader Abdolah, nato in Iran nel 1954, perseguitato dal regime dello scià e poi da quello di Khomeini, rifugiato politico in Olanda dal 1988, è diventato uno dei più importanti scrittori di questo Paese, ma ha conquistato tutto il pubblico internazionale grazie soprattutto a opere come Scrittura cuneiforme conquista il pubblico internazionale. La casa della moschea.
Una nota di frizzante umorismo è portata dal vento del Nord (ARTO PAASILINNA, Lo smemorato di Tapiola, Iperborea, 2001). Finalmente anche in Finlandia è arrivata l’estate: per alcuni ciò significa la prospettiva di nuove avventure, per molti non cambia nulla, la vita quotidiana continua nella consueta routine. Ma per il vecchio consulente agrimensore Taavetti Rytkonen, è l’inizio dell’oblio. Colpito da amnesia, si trova in mezzo a un parcheggio di taxi, con l’apparente e unica preoccupazione di farsi un perfetto nodo alla cravatta. Quando il giovane tassista Seppo Sorjonen si offre di aiutarlo, l’esistenza conoscerà una svolta per entrambi: Rytkonen si scopre una mazzetta di banconote in tasca, senza saperne esattamente la provenienza; Sorjonen non ha denaro, ma dispone di un’automobile ed è pronto a godersi l’estate. Dall’occasione nasce un sodalizio che porterà i due uomini a scorrazzare nell’Ostrobotnia in una serie di esilaranti episodi.
Infine, un libro di libri e sui libri (ELLA BERTHOUD – SUSAN ELDERKIN , Curarsi con i libri, Rimedi letterari per ogni malanno ). Curato per l’Italia da Fabio Stassi, questo curioso “oggetto” editoriale, frutto di un’originale e inconsueta invenzione metaletteraria vuole essere un prontuario di medicina, partire dall’assunto che ogni tipo di malanno possa essere guarito e risolto con la lettura di un’opera di narrativa, grazie al potere curativo della letteratura. Sono quindi proposte centinaia di «ricette» in cui vengono raccontati con passione, autorevolezza e umorismo romanzi di tutte le epoche e provenienze, appartenenti ai più svariati generi.