Comincia ora una nuova tipologia di giochi, intitolata UNA VITA SBAGLIATA. Il quiz consiste nell’individuare (ed eventualmente correggere) una serie di errori sparsi volutamente nella biografia di uno scrittore o di una scrittrice famosi, prevalentemente contemporanei, ma non solo.
Naturalmente il bello del gioco è cercare di “acchiappare” gli errori autonomamente, senza andare subito a guardare la biografia giusta. Chi vuole può farlo, naturalmente, ma non vale! Se si fa così, che quiz è?!
Questa volta partiamo con uno scrittore britannico di grande successo e molto noto anche al pubblico italiano: KEN FOLLETT.
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Kenneth Martin Follett nasce a Cardiff, nel Galles, il 5 giugno 1949. Primo figlio di Martin Follett e di Lavinia Veenie, sviluppa fin da piccolo un grande interesse per la lettura. Nel 1967 vince l’ammissione allo University College di Londra, dove studia filosofia e inizia ad impegnarsi nella politica di centro-sinistra. Si sposa con Mary nel 1968, e nello stesso anno nasce suo figlio Samuele.
Dopo la laurea nell’autunno del 1970, intraprende l’attività di giornalista, ma successivamente la lascia e diventa vice-direttore generale della piccola casa editrice di Londra Everest Books. Inizia inoltre a scrivere romanzi la sera e nei fine settimana come hobby, pubblicando i primi libri con gli pseudonimi Simon Myles, Bernard L. Ross, Zachary Stone e Martin Martinsen.
Il successo arriva lentamente, e si conferma definitivamente con la pubblicazione di La cruna dell’ago (Eye of the Needle) nel 1976, un thriller ambientato durante la seconda guerra mondiale. Il libro vince l’Edgar Award e diventa un con protagonisti Donald Sutherland e Kate Nelligan. Numerosi dei suoi libri hanno poi raggiunto la prima posizione del New York Times best-seller list, tra cui Triplo, Il Codice Rebecca, Un letto di leoni, Mondo senza fine, La caduta dei giganti e L’inverno del mondo. Due dei suoi romanzi, I pilastri della terra e La cruna dell’ago, sono stati inseriti nella lista dei 101 best-seller più venduti di tutti i tempi.
Verso la fine degli anni Settanta del secolo scorso, Follett viene coinvolto nelle attività del partito laburista britannico. Conosce così Barbara Hubbard, un deputato del Parlamento nelle file laburiste che in seguito diventerà ministro della cultura nel governo di Gordon Brown. I due si sposano nel 1985.
Ken Follett è sempre stato un sostenitore di Gordon Brown, mentre ha avuto dei dissapori con Tony Blair. Nel 2010 ha appoggiato Ed Balls come nuovo leader del partito laburista. Diversamente da molti altri laburisti, si è però sempre riconosciuto negli ideali del cristianesimo. Nel settembre dello stesso anno ha firmato una lettera aperta sul The Guardian dichiarandosi favorevole alla visita di Stato di Papa Benedetto XVI nel Regno Unito. Nell’aprile 2014, in una lettera al Daily Telegraph scritta con altri noti intellettuali inglesi, ha espresso il proprio apprezzamento verso il primo ministro David Cameron che aveva definito la Gran Bretagna “un paese cristiano“.
Nei libri di Ken Follett vengono espresse chiaramente le sue idee politiche, soprattutto nei due libri La caduta dei giganti e L’inverno del mondo, che ripercorrono la storia del Novecento. In essi quasi tutti i personaggi positivi si identificano con le idee di sinistra, mentre i conservatori non sono visti di buon occhio dallo scrittore. Protagonisti della Trilogia del secolo sono minatori e sindacalisti gallesi, che lottano per i propri diritti contro i proprietari delle miniere, descritti come dei profittatori capitalisti. Nella Trilogia del secolo, oltre a una durissima condanna del fascismo (nel secondo libro) vi è l’elogio del comunismo, unica risorsa contro l’instaurazione di una società anti-democratica e classista.
Ken Follett è un grande estimatore di Shakespeare, adora la musica e suona il basso in una band dal nome Damn Right I Got the Blues.
Ha fatto una breve apparizione nella miniserie televisiva I pilastri della terra (The Pillars of the Earth), tratta dal suo celebre romanzo. In occasione dell’uscita della miniserie Mondo senza fine (World Without End), anch’essa tratta dal suo libro omonimo, è stato invece protagonista di un documentario sul Medioevo, Journey into the Dark Ages.
Nel 2012 gli è stato conferito dalla Mystery Writers of America il premio Edgar Award nella categoria Grand Master per la sua straordinaria carriera di scrittore nell’ambito del genere giallo.
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