Non leggete oltre, se non avete ancora giocato o risolto il quiz
UNA VITA SBAGLIATA/2 e preferite disporre di un po’ di tempo in più per trovare la soluzione. Ma se volete verificare le vostre ipotesi, o …vi arrendete, allora andate avanti!
Di seguito è pubblicata la biografia corretta di Susanna Tamaro.
Susanna Tamaro nasce il 12 dicembre 1957 in una famiglia della buona borghesiatriestina. Ha un fratello più grande, Stefano, e uno più piccolo, Lorenzo. È lontana parente dello scrittore Italo Svevo.
Nel 1976 prende il diplomamagistrale e poco dopo vince una borsa di studio per frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, città nella quale si trasferisce. Si diploma in regia con il cortometraggio d’animazione L’origine del giorno e della notte, tratto da un mito incas.
Nell’estate del 1977 è aiuto-regista di Salvatore Samperi che a Trieste sta girando Ernesto, tratto dall’omonimo libro di Umberto Saba.
Nel 1981 completò il primo romanzo “Illmitz“, edito nel 2014, che malgrado l’apprezzamento di Claudio Magris venne rifiutato dalle case editrici.
L’esordio
Negli anni ottanta collabora saltuariamente con la RAI. Non riesce ad entrare come regista nella neonata Rai 3 perché il suo diploma del Centro Sperimentale non è riconosciuto come laurea.
Nel 1989 partecipa ad un’iniziativa della casa editrice Marsilio che vuole lanciare sul mercato una collana di giovani scrittori inediti. Tamaro riesce ad esordire nel mondo della letteratura con il suo primo romanzo, La testa fra le nuvole. In questo periodo si ammala di bronchiteasmatica, aggravata dallo smog e dall’inquinamento di Roma. Si trasferisce perciò in Umbria, nei dintorni di Orvieto, ospite di un’amica. In seguito acquisterà un casale a Porano, a pochi chilometri di distanza.
Nel 1990 esce sempre per Marsilio Per voce sola; il libro passa completamente inosservato, ma riceve gli elogi pubblici di Federico Fellini e di Alberto Moravia.
Nel 1991 si dedica al romanzo per l’infanzia con Cuore di ciccia, pubblicato dalla Mondadori.
Il successo internazionale di Va’ dove ti porta il cuore
Nel 1994, dopo tre anni di silenzio, pubblica il suo più grande successo, il romanzo epistolare Va’ dove ti porta il cuore, edito da Baldini Castoldi Dalai Editore. Accolto con freddezza da una parte della critica letteraria, vende oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo.
Nonostante il successo, il romanzo viene giudicato negativamente dalla critica di sinistra.
Ispirandosi al libro di Tamaro, nel 1996 la regista Cristina Comencini ne trae un omonimo film, con Virna Lisi e Margherita Buy.
Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per l’unità d’Italia al Salone del Libro di Torino, Va’ dove ti porta il cuore viene inserito fra i 150 «Grandi Libri» che hanno segnato la storia d’Italia.
Gli anni Novanta
Nel 1996 inizia a tenere una rubrica sul settimanaleFamiglia Cristiana nel quale affronta realtà solitamente ignorate dai grandi media. Lascia la rubrica nel 1998, raccogliendone però i numeri più salienti nel libro Cara Matildha – Non vedo l’ora che l’uomo cammini edito dalle Edizioni Paoline.
Nel 1997 ha esordito come autrice di musica, scrivendo insieme a Ron, per Tosca, il brano Nel respiro più grande, presentato al Festival di Sanremo 1997 e giunto in finale. Lo stesso anno pubblica un altro best-seller, anche se di respiro minore rispetto al precedente, Anima Mundi.
Il 23 settembre del 1998 muore a Roma il padre Giovanni. Alcuni telegiornali lanciano la notizia falsa che sarebbe stato assassinato nel monolocale di Susanna Tamaro, sollevando uno scandalo[6]. Un comunicato della Procura e della stessa scrittrice poi chiarisce che il pensionato Giovanni Tamaro è morto per emorragia interna. Lo scandalo si chiude ma la famiglia Tamaro decide di tenere i suoi funerali in fretta e in segreto per sfuggire agli “sciacalli massmediatici”.
Nel 1998 scrive il soggetto per la storia a fumetti Paperino e la corsa al best-seller, pubblicata sul periodico DisneyTopolino.
Gli anni Duemila
Nel 2000firma un contratto con la Rizzoli, alla quale cede in parte i diritti di tutte le sue opere precedenti, tra cui quelli miliardari di Va’ dove ti porta il cuore. Il 16 ottobre dà vita alla Fondazione Tamaro, che cura diverse iniziative e progetti di solidarietà e volontariato. Nel 2001 pubblica la raccolta Rispondimi, costituita da tre racconti, nel 2002 Più fuoco, più vento, nel 2003 Fuori, un’altra raccolta, stavolta di storie di immigrati tenuti ai margini della società.
Nel 2005 produce e realizza il suo primo film Nel mio amore, tratto dal suo racconto L’inferno non esiste presente in Rispondimi. Il film esce in DVD. Nel 2006 ha scritto uno spettacolo teatrale insieme con la cantautrice Grazia Di Michele e la scrittrice Sandra Cisnereos. Il 27 settembre del 2006 viene pubblicato Ascolta la mia voce, seguito di Va’ dove ti porta il cuore. Il libro è di nuovo un successo internazionale, i suoi diritti sono venduti in più di dodici Paesi. Nel libro sono contenute dure prese di posizione contro l’eutanasia, l’aborto e l’ingegneria genetica sugli embrioni, la netta condanna del Sessantotto e delle ideologie che ha portato con sé. Nel 2008 esce il romanzo Luisito. Una storia d’amore.
Nel 2011 pubblica un nuovo romanzo, Per sempre, una storia d’amore che vede protagonista un uomo sposato con una donna straordinaria. A gennaio del 2013 esce Ogni angelo è tremendo, pubblicato da Bompiani. Si tratta nel contempo di un’autobiografia e di un romanzo di formazione: infatti, nella protagonista (una bambina che affronta le vicissitudini di un’infanzia difficile che non tarda a passare), non è difficile riconoscere la stessa Tamaro. Nel marzo del 2013, Susanna Tamaro raccoglie per Vanda Editore la sfida di “incrociare gli occhi dell’Agnello”, di quel Gesù che è stato “re senza eserciti e senza esecuzioni” e pubblica (ma solo in formato e-book) “Via Crucis. Meditazioni e preghiere”, dove l’autrice affianca a ogni passo, a ogni singola tappa, una meditazione e un’orazione.
Nell’aprile del 2013, nel corso di un incontro a cui prendono parte centinaia di ammiratori, la scrittrice riceve il Dante d’oro, il premio istituito dall’A.L. “Bocconi d’Inchiostro”, il salotto letterario degli studenti della Bocconi. Il riconoscimento è motivato dal prestigio dell’opera omnia, che ha appassionato milioni di lettori in decine di lingue, grazie ad una produzione di oltre venti lavori.
Il 10 gennaio 2014 riceve il San Giusto d’oro che dedica a suo padre. La scrittrice confida in merito:” Il San Giusto d’oro non è una lotteria. Non stai lì a concorrere con un libro solo, sperando che la giuria scelga te. No, è un riconoscimento alla carriera, all’opera intera. E riceverlo proprio nella mia città mi dà una grande gioia. Nella mia vita non ho ricevuto molti premi.”
Posizioni politiche, religiose e sociali
Pur avendo ricevuto all’inizio dei riconoscimenti per il suo ruolo culturale da parte degli ambienti della sinistra, Susanna Tamaro è divenuta poi oggetto di numerose accuse politiche per via di presunte posizioni anti-comuniste che emergerebbero in Va’ dove ti porta il cuore e in Anima Mundi, accuse denunciate dall’editore Alessandro Dalai come una vera e propria campagna di denigrazione.
In vista delle elezioni politiche del 2008, Tamaro è stata contattata da Giuliano Ferrara affinché si candidasse in Umbria e in Friuli nella sua lista antiabortista “Aborto? No grazie”. Susanna Tamaro, pur apprezzando e sostenendo le battaglie di Ferrara, ha rifiutato la proposta di entrare in politica. Vicinissima al mondo cattolico, ha supportato diverse campagne della Chiesa, come l’astensione al referendum sulla procreazione assistita del 2005 o il “Family Day” del 2007. Per questo motivo è stata accusata più volte di incoerenza per la sua presunta omosessualità. La Tamaro ha però più volte smentito tali voci. Ha sempre dichiarato di non essersi mai sentita portata per una vita di coppia e per la maternità.