Quattro libri tra loro collegati dal sottile filo di fumo di un pensiero.
Continua il nostro viaggio nel mondo, toccando varie città attraverso i romanzi. Partiti qualche giorno fa dalle Città Invisibili raccontate da Marco Polo a Kublai Khan, transitando nei pressi di altri agglomerati urbani dove piccoli imprenditori tentano di fare il grande salto grazie a La Speculazione Edilizia, non per analogia, ma a causa dei molti collegamenti che si formano nei pensieri, arriviamo a Padova, Veneto, quel nordest già narrato da molti.
Romolo Bugaro, nel suo nuovo romanzo Effetto domino, Einaudi editore, 2015, appena uscito nelle librerie, ci racconta del sogno di un piccolo imprenditore edilizio, la costruzione di una nuova città con migliaia di unità abitative immerse in un sistema di parchi, piste ciclabili e laghetti.
Qualcosa si inceppa nella catena dei finanziamenti e si scatena un “effetto domino”, un sassolino che cade e progressivamente si trasforma in valanga.
La valanga finanziaria, sociale, culturale travolge tutto, rapporti umani e affetti compresi.
Il racconto di un Veneto rapace, già narrato da Romolo Bugaro in altri suoi romanzi, che potrebbe apparire quasi grottesco se la cronaca non lo confermasse quotidianamente.
Inseguendo i pensieri e i loro cortocircuiti, come non citare Nordest di Massimo Carlotto e Marco Videtta, edizioni E/O, 2009, dove industriali e famiglie benestanti del Nordest, si legano in simbiosi indissolubile con il mondo del crimine. Un Nordest perbene, legato alla brama di potere, di ricchezza, alla sua vocazione per l’illegalità diffusa che ha permesso di accumulare grandi ricchezze, tutto immerso in un sistema economico che ha fatto del saccheggio del territorio la sua nota distintiva.
E il pensiero frulla ancora in queste terre e si posa su Cartongesso, Einaudi Editore, 2014, del sandonatese Francesco Maino, vincitore nel 2013 della XXVI edizione del Premio Calvino.
Michele Tessari, il protagonista, in un monologo continuo e senza respiro urla dalle pagine di questo romanzo la sua invettiva nei confronti dell’ambiente meschino e gretto nel quale, suo malgrado, è immerso ed è costretto a muoversi.
“Parole di fuoco che incendiano la pagina e piovono addosso al lettore, parole combuste che si scagliano sul Veneto, sui suoi abitanti, sui suoi ex-contadini arricchiti, arroganti e trogloditi, sui suoi avvocati senza umanità e senza giustizia” (dalla recensione di Alessandro Cinquegrani sull’Indice)
Tentiamo di uscire da questo circolo vizioso proponendo, quasi per assonanza e per contrappasso il libro di Anna Vivarelli, Io e gli altri, Edizioni Piemme, Il Battello a Vapore, 2015: l’autrice affronta i temi, della cittadinanza, dei rapporti tra le persone, del rispetto degli altri. Un aiuto per cercare le risposte alle domande fondamentali del vivere in una comunità: cos’è la liberta? Dove finisce la mia inizia quella degli altri?
Un libro per ragazzi che dovremmo leggere anche noi adulti.
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