SEPULVEDA PER NOI – LETTUREDACASA 8.

“Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Luis Sepulveda

Qualche spunto dal gruppo di lettura dell’Ora del tè – 28 maggio su Skype

Il libro scelto per l’incontro di maggio è ormai un “classico-contemporaneo”: “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Luis Sepulveda. All’inizio della conversazione ci siamo chieste (il gruppo dell’Ora del tè online continua ad essere tutto al femminile) quale parola potesse racchiudere il libro, appena conclusa la lettura. Una parola che potesse racchiudere il libro di Sepulveda.

Ecco, allora, le parole del romanzo: poetico, semplice, prezioso, profondo, intenso, umano, giusto, dirimente, ironico, crudele, tenero, geniale, musicale, coraggioso.
Mi sembra di non averne dimenticata nessuna, nel caso scrivetemi subito!

Quasi per tutte, la lettura è stata una esperienza forte ed emozionante. La potenza del libro sta nel fatto che può essere letto a vari livelli. Come la “Fattoria degli animali” si può leggere a varie età, e ha sempre qualcosa da dire. E’ SEMPLICE perché la sua narrazione riesce a raggiungere tutti, ma è  PROFONDO perché affronta i nodi fondamentali della vita con coraggio e POESIA.
Attualissima la riflessione sul rapporto uomo-natura che sta al cuore della narrazione. Quando il libro è stato pubblicato (l’edizione italiana è del 1993) i temi proposti erano una denuncia di ciò che era già emergenza (la foresta devastata per interessi economici), e che oggi sono più che mai al centro della discussione sulla responsabilità dell’uomo verso il pianeta terra.
E’ un libro PREZIOSO per la ricchezza delle tematiche e delle forme espressive. Troviamo pagine di arguta ironia e, insieme, pagine poetiche, analisi sociali e aperture visionarie e fantastiche.

E’ stato osservato che Antonio – il protagonista – è l’uomo che ha raggiunto l’essenzialità che tanto cercava Diogene.

Un libro “dirimente”

Il romanzo impone al lettore una scelta etica. Chi legge si trova coinvolto nelle vicende e non può più restare indifferente. Il romanzo potremmo dire che ha i toni del giallo, le pagine scorrono veloci al ritmo della storia. Qualche lettrice è rimasta anche sconcertata dal finale considerato CRUDELE. Nella lotta tra Antonio e il tigrillo è in gioco l’umanità, il coraggio, il rapporto con la natura: come leggere questa pagina del libro? L’esito della lotta ci sconcerta? Comunque si interpreti, il lettore non può restare neutro, deve scegliere da che parte stare e assumersene la responsabilità.

Duranta le conversazione è stato osservato che Sepulveda porta nella scrittura le sue lotte di attivista per la difesa della foresta e il suo impegno politico.

Antonio riesce a stabilire un rapporto profondo con gli Shuar che gli insegnano a vedere la natura e a rapportarsi con essa in modo diverso. Durante la conversazione è emerso il paragone con molti libri di Mauro Corona e le sue narrazioni dei boschi. Altra associazione letteraria con la lotta con il pesce di “Il vecchio e il mare” di E. Hemingway.

La lettura

Molte riflessioni, nel libro, sono dedicate alla lettura. Sepulveda riflette insieme al lettore e ad Antonio – protagonista della storia – sul potere della lettura.

Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere. Ma non aveva niente da leggere.

Antonio leggeva lentamente, mettendo insieme le sillabe, mormorandole a mezza voce come se le assaporasse…

Quando un passaggio gli piaceva particolarmente lo ripeteva molte volte, tutte quelle che considerava necessarie per scoprire  quanto poteva essere bello anche il inguaggio umano. (p. 43 nuova ed. 2018)

La lettura è una dimensione interiore – quasi religiosa – che mette in relazione con il mondo.

Venezia

Concludiamo con una nota divertente. Per noi che viviamo vicini a Venezia, ha fatto sorriedere la citazione della città lagunare utilizzata nel racconto per spiegare come sia difficile immaginare una realtà tanto diversa da qualsiasi altra realtà conosciuta. Anche noi crediamo di immaginarci la foresta tropicale, ma ne siamo davvero capaci? La lettura ci aiuta come, la lettura di romanzi d’amore, aiuta Antonio a mantenersi umano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*