Leggendo Ludmila Ulitskaya

Immagine tratta da Wikipedia della scrittrice Ludmila Ulitskaya
Immagine della scrittrice Ludmila Ulitskaya tratta da Wikipedia

Verso Incroci di Civiltà 2010

Giovedì 13 maggio 2010, i lettori e le lettrici dell’Ora del Tè si sono dati appuntamento in Biblioteca, per commentare insieme le opere della scrittrice russa Ludmila Ulitskaya

L’incontro di lettura è nato dalla curiosità di conoscere una tra le maggiori esponenti della letteratura russa contemporanea invitata quest’anno ad Incroci di Civiltà (Incontri Internazionali di Letteratura che si svolgono a Venezia dal 19 al 22 maggio 2010). Anche lo scorso anno i lettori e le lettrici dell’Ora del tè hanno “viaggiato” attraverso le letterature di altri paesi grazie a questa bellissima rassegna internazionale di letteratura, che ormai da tre anni si svolge a Venezia.

Nel 2009 abbiamo scoperto lo scrittore indiano Aravind Adiga e la scrittrice albanese Ornela Vorpsi. Quest’anno il nostro giro del mondo, attraverso gli autori, ci ha portato in Russia.

All’incontro hanno partecipato anche lettori incuriositi, che sono venuti per trovare impressioni e suggerimenti di lettura, inoltre, ci fa piacere ricordare anche la partecipazione delle amiche del Gruppo di Lettura di Mestre Tè, Tisane e Libri.

Ludmila Ulitsckaya è nata nel 1943 nella regione degli Urali, in una famiglia di intellettuali moscoviti sfollati a causa della Guerra. E’ cresciuta a Mosca, dove vive, e dove si è laureata in genetica.

Cacciata con l’accusa di Diffusione di libri proibiti dall’istituto di ricerca genetica, dove lavorava come ricercatrice, è diventata direttrice artistica del Teatro Ebraico e ha cominciato a scrivere racconti, romanzi e piece teatrali (dall’opuscolo di presentazione di Incroci di Civiltà 2010)

Diversamente dal solito, all’incontro del Gruppo di Lettura, non abbiamo letto tutti lo stesso libro, ma opere diverse dell’autrice. In questo modo ci è stato possibile conoscere più aspetti della sua scrittura e del suo mondo. La lettura di Sinceramente vostro Surik (Frassinelli 2007) e di Le bugie delle donne (Frassinelli 2006) è risultata per tutti piacevole e intrigante. Il giovane Surik, quasi un don Giovanni al contrario, un po’ santo e un po’ idiota, impegnato a fornire alle sue donne rassicurazioni quotidiane, rappresenta l’incapacità di cogliere i cambiamenti del mondo. Il romanzo restituisce l’atmosfera degli anni ’70 in Russia e indaga insieme il rapporto tra i sessi.

Attorno alle bugie delle donne è nato invece un vero e proprio dibattito. “E’ possibile paragonare una grande menzogna maschile, strategica, architettonica, antica come il discorso di Caino, alle bugie femminile, che non racchiudono alcuno scopo o inganno, anzi nemmeno un interesse personale?…” Dibattito acceso sull’affresco dipinto da Ludmila: le bugie maschili e femminili sono così diverse? le bugie nascondono una mancanza di onestà? Oppure le bugie sono un modo per sopravvivere, per creare un’altra realtà?

Abbiamo poi discusso Il Dono del dottor Kukockij (Frassinelli 2006), un’opera impegnativa per numero di pagine e per i periodi storici che si ripercorrono attraverso le vite dei protagonisti. E’ la storia di una famiglia allargata; il protagonista maschile, Pavel, medico dotato di una capacita straordinaria di vedere dentro il corpo umano, si confronta continuamente con le istituzioni nel tentativo, come medico ginecologo, di aiutare le donne e insieme prova, invano, a salvare la sua famiglia che a poco a poco si sgretola. La parte iniziale che è piaciuta molto ai lettori, lascia il posto poi ad una parte centrale più faticosa per le visioni oniriche, deformanti la realtà, della moglie Elena. La scrittura, a detta di tutti durante l’incontro, resta sempre affascinante e suadente.

Funeral Party (Frassinelli 2004), a differenza di quanto può far pensare il titolo, è un romanzo che suscita pensieri positivi! Questa è l’impressione che hanno avuto unanimemente i lettori. Ludmila racconta le storie di un gruppo di esuli russi a New York, raccolti attorno alla figura di Alik, pittore scapestrato e di talento, gravemente malato. Il pittore raduna attorno a sè le persone più care, e l’occasione, condita da numerose bottiglie di vodka (come molti nel gruppo hanno notato…!), diventa un momento per parlare, non della morte, ma della vita, non dell’esilio, ma della patria.

Il tempo tiranno non ci ha permesso di arrivare a commentare anche l’ultima fatica di Ludmila Ulitskaya, Daniel Stein, Traduttore (Bompiani 2010). Abbiamo avuto solo il tempo di segnalarlo e le lettrici, che avevano letto tutto il testo, hanno sottolineato il fascino di quest’opera, sia per la sua scrittura, costruita a partire da documenti, lettere, testi d’achivio, sia per la figura del protagonista realmente esistente (Oswald Rufeisen), un ebreo polacco, che con il suo lavoro di interprete per la Gestapo ha salvato 300 ebrei, e che dopo la guerra si converte al cristianesimo e dà vita, ad Haifa, ad una comunità giudeo-cristiana.

Purtroppo abbiamo saputo che Ludmila non sarà a Venezia per Incroci di Civiltà; ha dovuto rinunciare all’ultimo per motivi di salute. Speriamo di poterla incontrare presto in un’altra occasione, per porgerle, insieme a tante domande, il nostro grande apprezzamento per il suo lavoro.

Un pensiero su “Leggendo Ludmila Ulitskaya

  1. Con alcuni amici dei Gruppi di lettura della Biblioteca di Spinea abbiamo pensato di partecipare all’incontro di Incroci di Civiltà di sabato 22 maggio presso l’Auditorium Santa Margherita a Venezia, per conoscere la scrittrice irlandese Jennifer Johnston e la scrittrice sudafricana Zoe Wicomb e continuare così il nostro giro del mondo attraverso la letteratura.

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