Il quiz consiste nell’indovinare l’identità di un noto scrittore italiano, morto nel 1972.
Nasce il 16 Ottobre 1906 a San Pellegrino, vicino Belluno, da una famiglia dell’agiata borghesia. La villa bellunese è il fulcro della sua infanzia e sarà l’origine dell’universo fanta-reale dello scrittore, con la sua suggestiva biblioteca, il granaio misteriosamente abitato dallo spirito di un antico fattore. Frequenta il liceo classico Parini di Milano e si laurea in Giurisprudenza.
Compie il servizio militare come ufficiale di complemento e, nel 1928, entra come cronista al «Corriere della Sera», giornale che non abbandonerà fino alla fine dei suoi giorni.
Nel 1933 pubblica il suo primo libro, un racconto lungo che racchiude quelli che saranno i temi cari alla sua poetica, legati alla montagna. Due anni dopo viene dato alla stampa un libro contenente una favola vagamente allegorica che passa quasi inosservata, dato il difficile momento politico europeo.
Nel 1939, il giornale lo manda in Etiopia, come inviato speciale: un anno più tardi, pubblica quello che viene considerato il suo capolavoro narrativo. Il romanzo è ambientato in un immaginario paese che ricorda l’Austria dell’Ottocento, soprattutto per i nomi dei personaggi. La trama segue la vita di un sottotenente dal momento in cui, divenuto Ufficiale, viene assegnato come prima nomina alla Fortezza , molto distante dalla capitale. La Fortezza, ultimo avamposto ai confini settentrionali del Regno, domina la desolata pianura…
Sempre nel1940 lo scritttore si imbarca come corrispondente di guerra.
Nel 1942 pubblica una raccolta di novelle che comprende Sette piani, angosciante viaggio all’interno della decadenza fisica e della morte, presagio di quella che sarà la sua stessa fine.
È la volta, nel 1945, di una favola per bambini e de Il libro delle pipe dopo i quali, per ben quindici anni, Dino Buzzati scriverà solo racconti, opere letterarie, libretti teatrali, divagazioni diaristiche.
Nel 1958 vince il Premio Strega con un libro di racconti.
Nel 1960 pubblica un esperimento di romanzo fantascientifico, non molto riuscito dal punto di vista letterario, ma importante dal punto di vista tematico, poiché segna l’inizio dell’esplorazione di un nuovo tema: quello della femminilità, fino a quel momento estraneo alle opere dello scrittore o, quantomeno, marginale. Sembra il preludio del romanzo che egli pubblicherà tre anni dopo, nel 1963. Forse vagamente autobiografico, certamente diverso dalle altre opere, oggetto di critiche severe e da parte dei suoi detrattori e da qualche suo lettore: come il protagonista della vicenda, che incontra l’amore a cinquant’anni, anche lo scrittore prenderà moglie in età alquanto avanzata, a sessant’anni.
A fianco dell’attività giornalistica e letteraria dello scrittore, ebbe un certo rilievo quella pittorica: autore di bozzetti e di dipinti vari. Egli partecipa a numerose mostre, dichiarando di considerare la pittura non come un hobby ma come il proprio mestiere. In un discorso autoironico, pubblicato nel catalogo di una galleria d’arte 1968, afferma che «Dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie». CHI E’?
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