Esiste una via nordica al romanzo?
Ecco qualche fresco suggerimento direttamente dal Festival I Boreali, che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano.
L’evento, promosso dalla casa editrice Iperborea, ci propone alcuni interessanti autori del Nord Europa.
Scelti per voi: B. Larsson, J. K. Stefasson, M. Kristensen
Mutano solo il cielo, non l’animo, coloro che vanno per mare (Orazio)
Perché continuiamo a considerare il mare come il «simbolo della libertà», del sogno di una vita più autentica? È il mare vero o il suo mito che custodiamo gelosamente nel nostro immaginario? Siamo sicuri che sia una fonte privilegiata di ispirazione letteraria, che basti aver fatto il giro del mondo a vela per diventare scrittori?
BJORN LARSSON, nato a Jönköping (Svezia) nel 1953, scrittore e appassionato velista ci invita a prendere il largo incontro a grandi autori, noti e meno noti, della letteratura di mare. Da Conrad a Maupassant, da Omero a Cristoforo Colombo, dal Nobel Harry Martinson al velista solitario Joshua Slocum, da Biamonti a Childers, ad Álvaro Mutis, ripercorre romanzi e racconti, intrecciando le biografie degli autori e quelle dei personaggi, interrogandosi sulle loro qualità letterarie e umane, con l’empatia di chi spartisce con loro la duplice passione di navigare e raccontare.
Dopo il successo di Paradiso e inferno che è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi decenni, JON KALMAN STEFANSSON (nato a Reykjavík nel 1963) ci propone, con il romanzo I pesci non hanno gambe, un’insolita storia famigliare, che procede a flashback nel tempo e attraverso i due angoli opposti d’Islanda. Una storia di pescatori di un arcaico fiordo che vogliono navigare fino alla luna e di astronauti americani (moderni ospiti della base americana) che si addestrano all’allunaggio nei campi di lava, di giovani sognatori che scoprono i Beatles e i Pink Floyd e di monelli che assaltano i camion USA per fare scorta di M&M’s.
MONICA KRISTENSEN, nata nel 1950 in Svezia ma cresciuta in Norvegia, matematica, fisica e glaciologa, è una delle più note esploratrici polari nordeuropee. Il suo debutto letterario risale al 2007, quando le isole Svalbard, dove ha passato due anni a osservare le aurore boreali, diventano l’ambientazione dei suoi romanzi. Signora in giallo della nord Europa, con Operazione Fritham, racconta un volto inedito delle Svalbard, ricostruendo il loro ruolo strategico, sul fronte tra Russia e Germania, durante il secondo conflitto mondiale.