LA PIU’ BELLA DELLE TEORIE
“Da ragazzo, Albert Einstein ha trascorso un anno a bighellonare oziosamente. Se non si perde tempo non si arriva da nessuna parte, cosa che i genitori degli adolescenti purtroppo dimenticano spesso.”
Carlo Rovelli apre così, nel suo libro Sette brevi lezioni di fisica, il capitolo dedicato alla teoria della relatività di Einstein.
Quest’anno sono iniziate le celebrazioni della “teoria della relatività generale” che venne presentata da Einstein, a partire dal 25 novembre 1915, come serie di letture presso l’Accademia Prussiana delle Scienze. La “teoria della relatività” è sicuramente la teoria di fisica che più rappresenta la genialità dello scienziato nell’immaginario collettivo. Possiamo chiederci però se è possibile spiegare, anche ai non addetti ai lavori, concetti fondamentali di questa importanza senza snaturarne radicalmente il contenuto.
La sfida che Rovelli si propone è proprio quella di guidare il lettore attraverso alcune tappe della rivoluzione che ha scosso la fisica del XX secolo.
La sfida sembra brillantemente vinta, non solo per il successo editoriale che lo ha portato ad essere per molto tempo nella top ten della classifica dei libri venduti (il libro è ancora nella top100), ma perché ha saputo davvero “raccontare” la fisica teorica, facendo a meno degli elementi matematici e sperimentali e sottolineando invece l’importanza degli elementi storico-filosofici.
Non si tratta dunque di semplice “divulgazione”, ma di una scelta ben precisa che privilegia il racconto del “pensiero”.
Carlo Rovelli parla così del suo libro in una intervista:
Non pensavo certo di scrivere un bestseller. Pensavo avrei avuto i miei venticinque lettori. Sono stato incerto se scriverlo pensando a un lettore già appassionato di fisica, un liceale o un giovane universitario, oppure a un lettore curioso, ma con tutt’altro per la testa. Ho scelto il secondo tipo, perché il primo lo sa già che la fisica è bella e fa sognare, non c’era bisogno che stessi a raccontaglielo io.
Curiosità: In occasione dell’anniversario dei 100 anni dalla rivoluzionaria scoperta della Relatività Generale di Albert Einstein anche uno spettacolo teatrale si lancia nei misteri e paradossi del Tempo.
Lo spettacolo andrà in scena c/o l’Università di Milano-Bicocca, Mercoledì 28 ottobre 2015, ore 16.00.
La pièce affronta una delle domande più profonde di tutti i tempi: “Dove va il Tempo che passa?”, la stessa domanda che si poneva Albert Einstein, cercando una simmetria fra il moto spaziale e quello temporale.