Ecco per voi due gialli scelti dal Gruppo di lettura “L’Italia in giallo”.
Qualche spunto dalla discussione del gruppo (rigorosamente senza anticipazioni), per solleticare la vostra curiosità di letture gialle d’autore: La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi e Vipera di Maurizio De Giovanni
La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi
La ragazza nella nebbia è un thriller che inizia in sordina. Siamo abituati a storie molto cruente e anche un po’ macabre, con serial killer disturbati, qui invece ci troviamo di fronte ad una trama più concreta e reale.
La nebbia confonde apparenza e realtà. Ambigui vicini di casa, un insegnante dal passato irreprensibile, un illustre psichiatra collezionista di trote imbalsamate, un avvocato maneggione, compagni di scuola apparentemente fidati, non sono in realtà come appaiono: le certezze dell’agente speciale Vogel molto presto vacillano.
Le indagini, comunque, passano quasi subito in secondo piano, al primo posto ci sono i media: come un vero e proprio regista, Vogel sa come sfruttarli al meglio, sa come catturare l’attenzione del pubblico, come e quando piazzare dei colpi di scena studiati a tavolino e lo scopo finale è quello di mitizzare la propria figura.
Elogio della pazzia e dei media
L’argomento trattato è sicuramente molto attuale: questa spettacolarizzazione del crimine, la morbosità del pubblico nel voler conoscere anche i più piccoli dettagli, e l’accanimento che ne consegue sono ormai pane quotidiano di molti talk show e contenitori pomeridiani.
Presentatori e “giornalisti” che “speculano sulle morti e sul dolore altrui, presunti colpevoli che vengono messi alla gogna mediatica, e se proprio quest’ultimi che ci vengono spacciati per carnefici e mostri fossero realmente innocenti? Si tratta comunque di vite rovinate sia l loro che delle loro famiglie.
Oltre al forte potere dei media, quello che colpisce è anche l’alone di pazzia che circonda i vari personaggi: Vogel appare come un personaggio molto discutibile e strano, ma colpiscono anche i segreti di altri personaggi secondari e assolutamente fuori da ogni sospetto. Molto originale il finale (naturalmente di questo non sveliamo nulla…), come originale è il punto di vista da cui è raccontato il libro.
Senza scrupoli
Piccola comunità e grandi segreti. Dal delitto al caso mediatico il passo è breve. Intorno alla tragedia si sviluppa la curiosità dei media che si nutre non di vittime senza voce, ma di una spietata caccia al mostro. Le telecamere sono pronte a cogliere il colpo di scena, aspettano di catturare l’immagine del colpevole e tutto, anche la vittima, passa in secondo piano.
Il libro si apre con una scena che inchioda il lettore alle pagine: in una notte gelida, lo psichiatra Flores è chiamato dalla polizia di Avechot (paese alpino di confine, abitato da una comunità fortemente religiosa, quasi una setta) per far luce su quanto è successo all’agente speciale Vogel, trovato in stato confusionale in seguito ad un incidente d’auto. Illeso, ma coperto di sangue evidentemente non suo.
Lentamente, e con deduzioni intriganti, Vogel e l’agente Borghi ricompongono i pezzi del mistero: Carrisi sapientemente ritarda ad esplicitare, così come è bravo a instillare nel lettore sospetti, senza fornire prove evidenti e lasciando così che il semplice seguire le azioni, aumenti la tensione.
La storia la fanno i cattivi?
E’ il cattivo che fa la storia: questo è il punto di partenza per la narrazione del thriller. Donato Carrisi è bravissimo a parlarci dei cattivi e a raccontarci le dinamiche perverse delle loro menti. E’ in grado di parlarci dell’immaginario o ipotetico uomo, tanto malvagio da celarsi e celare nella nebbia i propri efferati crimini…
Vipera di Maurizio De Giovanni
Più che un giallo, è un bellissimo romanzo: il romanzo di Napoli con le sue notti di primavera, notti di speranza, di sofferenza e di delusioni.
I personaggi del romanzo, anche quelli minori, sono tutti ben delineati a cominciare da Lucy la prostituta dura e vulnerabile o Bambinella il “femminiello” logorroico.
Interessante la ricostruzione del periodo fascista con i suoi aspetti più brutali di violenza e repressione, ma anche di accomodamento attraverso funzionari intelligenti.
L’autore alterna sapientemente momenti di gioia (l’arrivo della Pasqua) ad altri di profonda malinconia per amori inespressi.
Non mancano scene divertenti che rendono la lettura godibilissima.
Prossimi appuntamenti per il Gruppo di lettura “L’Italia in Giallo”
Giovedì 20 aprile 2017 ore 17:00, sala caminetto – Biblioteca Comunale di Spinea
discutiamo “Lupo mangia cane” di Smith Martin Cruz
conduce Carlo Marchiori
Giovedì 18 maggio 2017 ore 17:00, sala caminetto – Biblioteca Comunale di Spinea
discutiamo “Missing New York” di Don Wislow
conduce Carlo Marchiori
Vi aspettiamo, non mancate!