All’incontro conviviale che, con il solito piacere, ha concluso la nostra stagione all’Ora del Tè, ho portato l’omelette alle erbe aromatiche, una citazione culinaria che mi aveva suggestionato quando, anni fa, avevo letto “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi (Feltrinelli 1994). Pereira è un anziano giornalista che tiene la pagina culturale su un modesto giornale di Lisbona: amante della vita tranquilla, non sembra farsi coinvolgere dal clima tragico del salazarismo – siamo nel 1938 – che opprime il paese. Le sue giornate solitarie si replicano tra redazione, monologhi con il ritratto della moglie morta e spuntini al Café Orquìdea, sotto l’ufficio, dove Pereira ordina invariabilmente omelette alle erbe aromatiche e limonata. Fino al giorno in cui l’incontro con un giovane intellettuale confonde le tessere ordinate della sua vita…
OMELETTE ALLE ERBE AROMATICHE
ingredienti: 6 uova, 1 cucchiaio di farina bianca, un po’ di latte, sale e pepe q.b., olio d’oliva; erbe aromatiche: timo, rosarino, menta, basilico, mirto.
Sbattere in una terrina la farina e il latte, aggiungere le uova e mescolare bene. Far scaldare olio abbondante in una bella padella larga (30 cm diametro) e nel frattempo, sul tagliere, sminuzzare sottilmente le erbe con un coltello o con la mezzaluna. Unirle al composto di uova lasciandone da parte una piccola quantità, salare e pepare a piacere. Versare nella padella e seguire la cottura dell’omelette, muovendola e sollevando leggermente i bordi con una paletta di legno o silicone mano a mano che si consolidano, facendovi scivolare sotto il composto di uova ancora liquido dal centro (più complicato da scrivere che da fare!!). Girare l’omelette con delicatezza e toglierla dalla padella quasi subito, giusto il tempo che si rapprenda appena sull’altro lato. Una volta sul piatto, cospargerla con le erbe rimaste e con un cucchiaio di burro fuso; ripiegare l’omelette e servire insieme a…
LIMONATA
Portare a ebollizione acqua e zucchero, lasciar raffreddare e unire al succo di alcuni limoni che avrete versato in una caraffa, aggiungendo ancora acqua: le dosi non le so, io aggiusto a occhio acqua, limone e zucchero con la comodità dello sciroppo già preparato. Tenere in frigo e servire ben fredda.
(Piera Lombardo)