A metà dell’ottocento l’ing. G. A. Baffo interviene sulla facciata nord della villa, conferendole un aspetto di tipo “alpino”, con l’applicazione di una sovrastruttura con elementi lignei solo in parte sopravvissuta. In seguito viene aggiunta l’ala ovest.
L’impostazione originaria della villa riprende la tradizionale planimetria veneziana con salone centrale interpassante e vani laterali.
La facciata sud presenta al piano nobile una trifora di archi rialzati su colonne e al piano terra una porta di ingresso con arco a tutto sesto con mostre in pietra. Le modifiche successive riguardano le finestre al primo piano in origine archivoltate e la sopraelevazione, con la tamponatura del balcone centrale.
Il parco, riordinato con l’inserimento di ruderi neogotici di gusto romantico, circonda la villa. Oggi si può godere dell’ombroso viale ricurvo di aceri ricci che inizia all’ingresso con un esemplare di tiglio e termina con le finte rovine, a ridosso delle quali cresce un altro grande esemplare di tiglio che ombreggia il fianco della villa.
La facciata meridionale è punteggiata da una fila di agrumi in tradizionali conche di terracotta.
In quest’area cresce poi una annosissima Lagerstroemia indica, che contralta con il cupo verde delle chiome dei tassi e di una monumentale Magnolia grandiflora sempreverde.
Incorniciato dalla vegetazione, il prato sulla facciata principale della villa conserva la superficie ondulata dell’antico disegno probabile tardo ottocentesco o di inizi novecento. Alte alberature si ergono poi lungo tutto il fronte su via Roma tra la recinzione e le lunghe dipendenze della villa.
Appunti di viaggio di F. S. Fapanni (1810/1894)
letterato, erudito, bibliofilo
Il Fapanni vede e annota nei suoi appunti “Palazzo Baffo”
Per informazioni storiche e artistiche su questa villa consulta l’ “Album fotografico di Spinea“.
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Nella primavera 2021 sono stare realizzate delle visite guidate del parco a cura dell’Arch. Paesaggista Gabriella Bondi, mettiamo, qui di seguito, le fotografie di quella giornata