Villa Morosini, Nalesso – XVIII sec.

Complesso articolato, composto da corpo padronale di forma lineare e semplice, parallelepipedo, a due piani e sottotetto, impianto tradizionale con salone centrale e stanze laterali.

Il fronte principale, su via Roma, presenta un portone di ingresso architravato cui corrisponde, al piano nobile, la trifora con archi a tutto sesto con piedritti, imposta d’arco, volta e chiave di volta, cornice modanata sommitale in pietra. La trifora si apre su un breve poggiolo con mensole in pietra a volute.

Ai due lati le aperture sono rettangolari, disposte su quattro assi verticali simmetrici, con cornice lineare in rilievo. Orizzontalmente si sviluppano due fasce marcadavanzale ed una terza a livello del secondo solaio, a intonaco e a rilievo.

Le aperture del sottotetto hanno forma mistilinea sottolineata da cornice in stucco.

A concludere la facciata è un ampio cornicione, e sopra il tetto a padiglione.

Il retro ripete la composizione del fronte principale.

Lateralmente si presentano due brevi ali a due piani con anteposta una struttura metallica liberty. L’ala ovest prosegue poi con ulteriori corpi collegati da un lungo porticato, ad archi ribassati vetrati.

Staccato si trova un ulteriore corpo pentagonale e un piccolo oratorio a vano unico, prospiciente via Roma, che porta in facciata la data 1703. L’oratorio ha facciata con timpano triangolare sorretto da paraste ioniche. La porta principale è su via Roma; una seconda porta, ad est, con arco a sesto acuto, dà sul giardino. All’interno, sull’altare a marmi policromi, si trova la statua della Madonna con bambino, e a fianco due putti. Durante la prima guerra mondiale l’oratorio è stato aperto ai soldati feriti o malati, in convalescenza.

La villa era immersa un tempo in un ampio parco all’inglese, con viali alberati, laghetto, ruscelletti con ponticelli e collinetta, montagnola con giasèra.

Da fine ottocento, inizi novecento, l’edificio è stato oggetto di numerosi rimaneggiamenti, quali la veranda e la balaustra del piano nobile, di disegno liberty.

Appunti di viaggio di F. S. Fapanni (1810/1894)
letterato, erudito, bibliofilo

Palazzo di villeggiatura in Spinea. Palazzo Soranzo poi Morosini Giambattista. Oratorio sulla via pubblica (veduto da me 23 8bre 1841). Pietati Et Commodo MDCCIII. Scolpita sul fregio della porta esterna. Sulla stessa facciata avvi un bassorilievo colla B.V. del Carmine titolare antico d’esso Oratorio: mentre oggidì è la B.V. del Rosario. Altare B.V. del Rosario. Sant’Osvaldo e S. Francesco Saverio, credo, fra cattive statue di stucco.

D.O.M. Qui Giace Zanantonio Soranzo De Sier Marc’Aurelio Nato Li 7 Febrò: E morto Li 24 8bre 1778.

Lapide sul pavimento nel mezzo. Necrologio “Adì 24 8bre 1778 Zan Antonio di S. Ecc.za il N.H. Marco Aurelio Soranzo, nato lì 7 Feb: dell’anno pte volò al cielo. Fu sepolto nell’Oratorio di S.Mà del Carmine de lic: a Ep:

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